giovedì 19 ottobre 2017

Gli occhiali del papa (una mia ossessione) – Pt. II

                                                     È utile avere un’ossessione: ci distrae.

 Penso che la vita sia un’ossessione irrazionale. (Sean Penn)

Bacon: ”In Velasquez è davvero straordinario il modo in cui ha saputo rivelare con tanta intensità le emozioni più grandi e più  profonde che un uomo possa provare, guardare i suoi dipinti vuol dire indubbiamente guardare qualcosa che riflette molto da vicino le cose cosi come si presentavano allora”.
 
Sia chiaro: non sono tanto interessato al perchè Bacon abbia scelto proprio quel dipinto, bensì, cosa abbia spinto Bacon ad arricchire il volto del papa con degli occhiali, peraltro storti e che gli cadono dal naso.
 Insomma la mia è diventata una sorta di ossessione dell'ossessione di un altro. Che disordine! L'ossessione che degenera nella perversione.
La mia è una curiosità un po insana. E allora parte la mia indagine sui libri d'arte. Nulla. Niente. Nisba. Eppure un motivo ci deve essere.

Per un po non ci penso, ma il caso viene in mio aiuto. Sono dal dentista e sfoglio una rivista buttata li. Non so come è messo il vostro dentista, ma il mio ha delle riviste giurassiche. Su una di esse c'è in copertina una foto di Madre Teresa con Paolo Giovanni. Sono dal dentista e quindi ripenso all'urlo del papa di Bacon con la bocca spalancata e coi denti in vista: fino a qui nulla di strano!. Poi rifletto ee ho un'intuizione.
Bacon rifà il quadro nel 1953, 300 anni dopo Velasquez. Dovendo attualizzare quell'immagine decide di cambiare il volto con quello del papa in carica, e cioè Papa Pio XII. E infatti TUTTO TORNA. Ad urlare, nel dipinto di Bacon, non è Innocenzo X, ma Pio XII che porta degli occhiali tondi..... L'ENIGMA E' SVELATO. 
Bastava fare una semplice indagine approfondita. Come ho fatto a non pensarci prima!!!!!....... Eppure.... eppure manca ancora qualcosa, c'è un dettaglio che mi sfugge. Gli occhiali perché sono storti?
Mi sa che Bacon è più complicato di quanto pensi, nei suoi quadri coesistono una miriade di elementi: devo approfondire.

Alcune fotografie ci ricordano come il suo studio fosse una bolgia, un antro mostruoso e meraviglioso assieme, dove si camminava sui disegni e sui tubetti spremuti, ma cosi significativo per la sua arte, per il suo lavoro, che alla sua morte, con pazienza certosina ne è stata fatta una ricostruzione attenta e meticolosa.
Sono stati ritrovati frammenti di immagini del cinema russo rivoluzionario, di riviste di moda o di pubblicazioni del processo di Norimberga ai generali Nazisti. Alcune in particolare, quelle della Corazzata Potemkin di Ejzenstejn (proprio quello di Fantozzi) che, secondo quanto dichiarato dall'artista stesso, fu una vera e propria chiave di apertura per la sua immaginazione. Nel suo studio aveva delle stampe e delle fotocopie di diversi fotogrammi della balia, che urla disperata dopo che le sfugge la carrozzina dalle mani; viene poi colpita da un proiettile che le distorce i tratti del viso e le incrina gli occhiali.
Quelle immagini divengono il punto di partenza di una condizione esistenziale che Bacon reputa tremenda. Un uomo, il papa, che è prigioniero del suo ruolo, e che emette un urlo spaventoso e silenzioso, che atterrisce proprio perché senza suono, e che esprime la solitudine e la disperazione dell'essere umano nel secondo dopoguerra. Quello del papa è uno sguardo sull'abisso, che ne il prestigio ne il potere della sua posizione riescono a lenire; l'abisso lo fa urlare, gli fa deformare il volto, gli fa assumere le fattezze della vittima di tutte le storie, perché il suo potere è impotente ed egli ha piena consapevolezza di quell'abisso.
L'immagine di Bacon è cosi potente e mantiene tutta la sua forza espressiva che i King Crimson la usano come copertina del loro album d'esordio (In the court of the crimson king), rifatto in chiave fumettistica  e i Pink Floyd ne fanno il manifesti del film The Wall, girato da Alan Parker, manifesto di una generazione e caposaldo della grande musica contemporanea.
Forse gli occhiali servono solo a questo, ad avere una visione più chiara e lucida dei tempi.
Da grande artista, Bacon ha guardato alla storia ed è stato in grado di fare contemporaneità, di  inventare un nuovo sistema espressivo nel mondo della pittura. Egli non ha imitato la storia, ma l'ha compresa, sviscerata fino a rigenerarla in un linguaggio nuovo adatto alla contemporaneità. 

Perchè si indossano un paio di occhiali?
Ma per guardare il mondo in un'ottica differente!!!  

Nessun commento:

Posta un commento

Non vi è nulla di più astratto del reale!

Tutto ciò che c'è c'è già. Allora nei miei pezzi che si fa? Renderò possibile l'impossibile fino a rendere possibile la realtà...